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In vigore il decreto dell'APe volontario, capiamo insieme cosa comporta.

In vigore il decreto dell'APe volontario, capiamo insieme cosa comporta.

È entrato in vigore il decreto attuativo dell’APe volontario: il prestito a garanzia pensionistica cui possono accedere gli over 63 anni con almeno 20 anni di contribuzione e purchè abbiano maturato un importo di pensione – al netto dell’eventuale rata di restituzione dell’ APE – non inferiore ad 1,4 volte il trattamento minimo.

Non è ancora possibile ad oggi inoltrare domande o stabilire il reale costo dell’operazione perché manca la sottoscrizione degli accordi quadro con: l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) per determinare i tassi di interesse e l’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), per determinare i premi assicurativi a garanzia della premorienza.

Il pagamento dei primi ratei di prestito difficilmente potrà avvenire ancora nel 2017. 

Vediamo insieme, in breve quale sarà l’iter da seguire.

 

 

PROCEDURA

Il primo passo è l’invio della domanda di certificazione del diritto all’APe volontario da presentare all’INPS (personalmente o tramite patronato).

 

 

L’INPS entro 60 giorni comunica, telematicamente, l’esito della pratica e:

  • se sussistono i requisiti rilascia la certificazione del diritto all’APe, indica la data di maturazione dei requisiti anagrafici per la domanda di APe e gli importi minimo e massimo della quota mensile di APe volontario ottenibile;
  • se non sussistono i requisiti comunica il rigetto della domanda.

Il secondo passo è, ottenuta la certificazione e valutate le proprie esigenze, la presentazione della domanda di APe all’INPS da parte dell’interessato. La domanda va inoltrata utilizzando l’identità digitale SPID (personalmente o tramite patronato).

Nella domanda di APe sono ricomprese:

  • la proposta del contratto di finanziamento, con indicazione dell’istituto finanziatore prescelto;
  • la proposta di contratto di assicurazione contro il rischio di premorienza, con indicazione dell’impresa assicuratrice prescelta;
  • l’istanza di accesso al fondo di garanzia.

Contestualmente alla domanda di APe deve essere presentata domanda di pensione di vecchiaia.

Nella domanda di APe il soggetto richiedente indica:

  • di voler accedere o meno al finanziamento supplementare (qualora a causa degli incrementi dell’aspettativa di vita vi sia un periodo senza erogazione dell’APe volontaria prima della liquidazione della pensione di vecchiaia);
  • l’ammontare della quota mensile di APe (da un minimo di 150 euro fino al 90% del trattamento pensionistica a seconda della durata dell’anticipo);
  • l’importo di rate per debiti erariali;
  • l’importo di rate per prestiti con periodo di ammortamento residuo superiore al periodo di erogazione dell’APe;
  • l’importo di assegni divorzili, di mantenimento dei figli e di assegni di separazione tra i coniugi.

Nella domanda di APe il soggetto richiedente dichiara sotto la propria responsabilità:

  • non avere, nei confronti delle banche o di altri operatori finanziari, esposizioni per debiti scaduti o sconfinanti e non pagati da oltre novanta giorni;
  • non essere a conoscenza di essere attualmente registrato negli archivi della centrale dei rischi;
  • non aver avviato o essere oggetto di procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento ai sensi della legge 27 gennaio 2012, n. 3;
  • non avere pignoramenti in corso o estinti senza integrale soddisfazione dei creditori;
  • non avere protesti a proprio carico e non essere registrato nell’archivio degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento irregolari.

L’INPS trasmette:

  • all’istituto finanziatore indicato nella domanda la domanda di APe con la proposta di contratto di finanziamento;
  • la proposta di contratto di assicurazione contro il rischio di premorienza all’impresa assicuratrice scelta dal richiedente.

L’istituto finanziatore trasmette telematicamente all’INPS e al soggetto richiedente, l’accettazione della proposta di contratto di finanziamento, ovvero l’eventuale rigetto.

L’INPS mette a disposizione dell’impresa assicuratrice prescelta l’accettazione della proposta di contratto di finanziamento da parte dell’istituto finanziatore.

L’impresa assicuratrice accetta la proposta di assicurazione e la trasmette all’INPS e al richiedente.

Le accettazioni del contratto di finanziamento e della proposta di assicurazione sono pubblicati nell’area riservata del richiedente e contestualmente l’INPS lo comunica al richiedente.

 

Ricordatevi di contattare il Patronato Acli per eventuali approfondimenti.

Chiama il numero unico 049601290 e fissa il tuo appuntamento con noi.


Fonte: http://www.patronato.acli.it


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